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Il Big Bang della musica moderna è senza dubbio il blues. Il jazz, soprattutto quello più adulto, ha rappresentato in un certo senso l'evoluzione manierista del blues, se vogliamo anche un po' sofisticata, ma che ritrovava nell'improvvisazione le sue origini africane. Il rock - specie quello inglese degli anni '60 - '70 - si è rivelato una muscolare mutazione del blues (sofisticatosi anch'esso poi nel Progressive), Che con robusto 'animismo' musicale e essenzialità espressiva si richiamava all'originaria negritudine. In entrambi i due grandi generi ritroviamo pertanto, seppur diversamente articolata, l'africanità primigenia che in ambedue si esprime forte con la presenza del ritmo. Non è un caso che le salienti caratteristiche di rock e jazz si siano poi miscelate negli anni Settanta in una riuscita e raffinata crasi la Fusion. Piccola "enciclopedia" della musica moderna, dagli albori (seconda metà del XIX secolo) ai giorni nostri, il volume è arricchito da aneddoti e curiosità e da cinque appendici tematiche, tra le quali un glossario storico-organologico degli strumenti musicali utilizzati nel blues, nel jazz e nel rock.